La collezione del Museo Etnologico offre uno strumento di documentazione del costume della società monzese e della Brianza tra Ottocento e Novecento spaziando nel campo delle nozze, in particolare attraverso la dote e il ricamo, ricco di seduzione ed interesse sociale e culturale.
La dote della sposa era un obbligo indispensabile che riguardava tutte le donne a qualsiasi ceto appartenessero. Appena nasceva una figlia si cominciava subito a preparare il “corredo”, composto da biancheria da letto, per la casa e personale, perché fosse pronto al momento del matrimonio. Il numero dei capi variava secondo le possibilità economiche. Le ragazze di ogni ceto sociale confezionavano e ricamavano la biancheria personale con le proprie cifre e quella della casa con le cifre del marito:50 camicie di lino, 20 lenzuola, 40 federe, 4 paia di mutande di tela per l’estate, 4 paia di mutande di flanella per l’inverno e fazzoletti grandi per il raffreddore. Ogni capo, lavato e stirato, veniva riposto nelle famose cassapanche dove restava per anni.Non mancavano neppure oggetti che oggi definiremmo curiosi come bustini con stecche di balena, stringiseno, mutandoni, matiné in piquet ricamato in lino e cotone, camicie da notte in “pelle d’uovo” e altro.
Splendidi la finta da letto matrimoniale in lino ricamata a vari punti, i copricuscini in filet, o gli asciugamani ricamati con le cifre in rosso, le tovaglie da te con motivi floreali. Da ricordare anche una serie di cuffie ricamate a punto tela su filet o in stile sardo, colletti in lino o ricamati sempre a filet, fazzoletti in batista, centrini ai ferri o all’uncinetto, camicie da giorno adorne di pizzi e ricami.
Modelli di punti
Punti eseguiti ad uncinetto, portagomitolo in legno e uncinetto, 1868. Donazione Pina Sacconaghi
Colletto
Colletto a davantino realizzato a punto "Rinascimento", 1910. Donazione Luisa Bellini Sorrentino
Copricuscino
Copricuscino in filet ricamato ad ago punti vari: tela, rammendo, filza, spirito, punto in aria,lanciato; ragni a croce, a ruota, a piramide, di Cesarina Levati, fine Ottocento. Donazione Pina Sacconaghi
Tombolo e fuselli
Tombolo con fuselli in legno, modello del pizzo su carta, treppiede, primo Novecento
Centro in tulle
Centro stile liberty in tulle con applicazioni in lino ricamato ad ago punti vari, 1913. Donazione Pina Sacconaghi
Corsetti da donna
Corsetto in cotone foderato in tessuto di lana, chiuso sul dorso con fiocchi; bretelle incrociate, fine Ottocento. Donazione Paolo Fumagalli. Corsetto irrigidito da stecche di balena, allacciato sul dorso, fine Ottocento. Donazione Pierina Colombo
Colletto
Colletto ricamato a punto tela e punto rammendo su fondo rete a fili spaziati, 1900 ca. Donazione Caiani
Mutande da donna
Mutande lunghe da donna in piquet di cotone, aperte sui fianchi, rifiniti a punto festone, metĂ Ottocento. Donazione Silvia Canali
Cuffia da giorno
Copricapo da giorno in tulle di cotone con ricamo meccanico a motivi geometrici, rifinito con volant di tulle ricamato in stile floreale, metĂ Ottocento. Donazione Pina Sacconaghi
Matinée
Matinée in lino goffrato, ricamato a punto "Rinascimento", collo e polsi a pizzo a motivo floreale, fine Ottocento. Donazione Crescio Nava. Matinée in piquet ricamato a punto raso, rifinito a punto smerlo, fine Ottocento. Donazione Ludovici