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Villa Reale Monza

Viale Brianza, 2

CGS

STORIA E VICENDE DI UNA GLORIOSA AZIENZA

STORIA E VICENDE DI UNA GLORIOSA AZIENDA MONZESE
di Alberto Naboni

La storia della CGS inizia molto lontano e precisamente a Ivrea; dove il 13 agosto 1868 nasce Camillo Olivetti; il padre, piccolo agricoltore e mediatore di terreni, appartiene a un’agiata famiglia di origini ebraiche. Frequenta la Scuola di Applicazione del Regio Museo di Torino (che nel 1906 diventerà il Regio Politecnico di Torino), segue i corsi di Galileo Ferraris e con lui si laurea in ingegneria elettrotecnica nel 1891.

Buon conoscitore della lingua inglese, nel 1893 accompagna, e assiste come interprete, Galileo Ferraris al congresso di elettricità di Chicago. Il viaggio è un’occasione per girare in lungo e in largo gli Stati Uniti, dove resta per un anno e visita città, laboratori e fabbriche per comprendere meglio i fattori alla base del dinamismo economico e industriale degli USA. Segue corsi di fisica alla Stanford University e diventa assistente di ingegneria elettrica.

Dopo un secondo viaggio negli Stati Uniti nel 1895, torna in Italia e nel 1896 fonda a Ivrea una piccola ditta per la costruzione di strumenti elettrici di misurazione, che in parte lui stesso disegna e brevetta la C. Olivetti Ingegnere costruttore, con il marchio di fabbrica CGS disposto all’interno di una spirale, e per questo scopo costruisce una piccola fabbrica in mattoni rossi.

Camillo Olivetti sceglie personalmente gli operai uno a uno: quasi tutti provengono dal mondo contadino, ma lui li istruisce con un corso elementare di elettricità che tiene presso la sua casa. Su tutti emerge Domenico Burzio, un ex fabbro che seguirà dovunque l’ingegner Camillo, divenendo anche il primo direttore tecnico della Olivetti.

Nel 1903, per la necessità di trovare nuovi soci, risorse finanziarie e sbocchi commerciali, la piccola ditta di strumenti elettrici viene trasferita a Milano, in via Broggi 4, con gran parte dei dipendenti, dove nel 1904 assume la denominazione di C. Olivetti & C sempre con lo stesso marchio di fabbrica che non abbandonerà mai e con il quale sono contrassegnati tutti i prodotti costruiti. Nel 1905 l’azienda assume la forma giuridica di Società Anonima e diventa CGS Società Anonima per strumenti elettrici C. Olivetti & C. Milano.

Ma Camillo Olivetti, spirito geniale ed inquieto, sempre alla ricerca di nuove esperienze e curioso verso le novità della tecnica e del mercato, dopo qualche tempo ne lascia la gestione ad altri e nel 1907 rientra a Ivrea con l’intenzione di progettare e produrre macchine per scrivere, oggetti quasi sconosciuti in Italia, ma che certamente lui ha avuto modo di conoscere e apprezzare nei suoi soggiorni americani. Il 29 ottobre 1908, utilizzando la piccola fabbrica in mattoni rossi, fonda a Ivrea la Ing. C. Olivetti e C.

Il 31 marzo 1917 la società CGS Società Anonima per strumenti elettrici viene sciolta anticipatamente e viene nominato un liquidatore. Al momento dello scioglimento la CGS ha come presidente C. Olivetti e Amministratore Delegato l’ing. Gino Gatta che a sua volta è Direttore Commerciale della Società Anonima Meccanica Lombarda (SALM).

Quest’ultima al momento della liquidazione, con 434 quote nominative delle 2400 totali, risulta essere l’azionista di maggioranza della società CGS; in altre parole dal 1912, anno in cui la SAML non ha alcun rapporto con la CGS, al 1917, C. Olivetti ha letteralmente venduto l’azienda, pur restandone Presidente.

Nello stesso anno Camillo Olivetti scrive un articolo sulla rivista dell’Associazione Elettrotecnica Italiana (AEI) parlando della CGS in risposta ad un articolo dell’ing. Jona, studioso esperto di misure elettriche, che l’accusava di aver abbandonato l’azienda da lui fondata; l’interessante articolo indirettamente conferma che da tempo era disinteressato alle sorti dell’azienda.

Nel 1918 termina il periodo di liquidazione e la totalità delle quote nominative è posseduta dalla Società Anonima Meccanica Lombarda (SAML), prospera azienda, con fonderia,  dislocata a Monza tra le vie Agnesi e Marsala, con oltre 2000 operai, nata nel 1901 da una officina per la “produzione di macchine per molini” fondata nel 1886, che durante il periodo bellico aveva prodotto in Monza oltre 380 aerei “SALM S1 e S2”, un biplano da ricognizione e bombardamento derivato da un progetto Aviatik.  La SAML possiede, tra le vie Marsala e Cavalleri, anche uno stabilimento per la produzione di apprezzati contatori elettrici, ma nonostante ciò, la produzione degli strumenti CGS rimane nella fabbrica di Milano.

Nel 1920 a seguito della crisi economica degli anni successivi alla prima guerra mondiale la SAML viene assorbita dalle Officine Meccaniche Italiane (OMI) di Reggio Emilia. La OMI attua una importante innovazione dell’organizzazione produttiva, chiude la fabbrica di strumenti di Milano, che userà per altri scopi e trasferisce tutte le attività nello stabilimento di Monza.

Anche la OMI è coinvolta dalla crisi economica: la situazione è ormai prossima al tracollo e, nell’intento di salvare l’Azienda, vengono ceduti gli stabilimenti di Monza da poco acquisiti.

Il 23 febbraio 1923 viene fondata la Istrumenti di misura CGS, che opererà nel campo degli strumenti di misura elettrici, con il conferimento da parte della OMI di uno stabilimento completo di maestranze e conoscenze.

Nel 1946, i 50 anni dalla fondazione vengono festeggiati, con una gratifica economica a tutte le maestranze: l’azienda prosegue la sua attività fino al 1985 anno in cui è acquisita dalla Marconi Italiana di Genova, diventando Marconi Italiana Automazione e Controllo S.p.A. e poi Marconi Automazione S.p.A.; qualche anno dopo, nella riorganizzazione delle produzioni nell’ambito della Multinazionale GEC-MARCONI, l’azienda viene assorbita dalla multinazionale GEC ALSTHOM francese che modifica il suo nome in ALSTOM e l’azienda assume il nome di ALSTOM CGS; la dismissione delle produzioni, iniziata qualche anno prima, viene accelerata e nello stabilimento di via Marsala rimane la sola produzione di trasformatori di misura in resina.

Il disimpegno della multinazionale ALSTOM dallo stabilimento di Monza si completa con la cessione delle attività residue ad una Azienda tedesca e nella nascita nel 2003 della MIT Monza Instrument Transformers s.r.l., che dopo pochi anni arriva al fallimento.

Le attività residue sono state acquisite da ALFA STANDARD nel 2005 e organizzate in una piccola realtà produttiva dal nome: CGS Instrument Transformers s.r.l.

Anni, gestioni, produzioni e persone sono passati, non senza importanti trasformazioni sia di politica aziendale che sociale ed economica, ma in questo lungo percorso una cosa è rimasta praticamente immutata: l’originale e glorioso Marchio ideato nel 1896 nella piccola fabbrica di mattoni rossi dall’Ingegner Camillo Olivetti. 

di Alberto Naboni