Pizzi e ricami: un documento sul lavoro femminile e sull’eleganza oltre il tempo.
Questa mostra, come molte altre che seguiranno negli anni, è stata voluta per esporre e far conoscere al pubblico i “tesori” grandi e piccoli che venivano donati al Museo da chi, per tanto tempo, li aveva gelosamente conservati in ricordo di una nonna o di una
mamma. Il MEMB ha così voluto ringraziare la loro generosità e illustrare un’arte che ha sempre rappresentato una delle più solide e antiche tradizioni della Brianza. L’arte del merletto e del ricamo apparteneva al popolo, alla borghesia e anche alla nobiltà : non esisteva corredo da sposa che non contasse almeno qualche capo finemente e pazientemente ricamato, o almeno una “finta” con un bordo o un intarsio di pizzo. Nell’occasione fu esposto un appello e una preghiera per invitare l’opinione pubblica a sostenere la causa di un Museo definito “fantasma” e “senza tetto”, in quanto privo di una sede.
